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San Charbel
I FENOMENI MISTERIOSI
DOPO LA MORTE DI SAN CHARBEL
San Charbel morì il 24 dicembre 1898 e fu sepolto nella fossa comune del monastero di Annaya, che era diventata un pantano a causa dell'acqua che filtava dal tetto e dalla porta.
Da quel momento una luce misteriosa si sprigionò ogni notte dalla tomba, illuminando la vallata. Per timore che i fedeli potessero trafugare la salma, i superiori dell’Ordine decisero di trasferirla all’interno del monastero. Quando aprirono il sepolcro, trovarono il corpo di padre Charbel senza segni di decomposizione, intatto e morbido, come addormentato.
Rivestito con abiti asciutti, fu deposto in una bara scoperta e collocato in un ripostiglio del convento. La luce misteriosa cessò, ma la salma di padre Charbel cominciò a trasudare un siero misterioso, dalle proprietà miracolose, che costrinse i monaci a cambiargli frequentemente gli abiti. I medici che esaminarono il corpo del defunto furono incapaci di spiegare il fatto. Il fenomeno della traspirazione misteriosa e del corpo intatto durò 66 anni fino alla beatificazione avvenuta nel 1965. La scienza non ne ha mai registrato uno simile.
Supponendo che il peso del liquido fuoriuscito ogni giorno dalla salma di padre Charbel fosse di soli tre grammi, in 66 anni avrebbe emesso circa 72 chili di siero, un peso molto superiore al corpo dell’esile eremita. Inoltre la quantità media del sangue e degli altri liquidi del corpo umano è di 5 litri, per cui i medici escludono l’origine naturale del fenomeno.
Alla ricognizione del 1977, qualche mese prima della canonizzazione, il corpo di Charbel fu ritrovato decomposto e contestualmente cessò anche il fenomeno della trasudazione.
Nella foto: la prima tomba di san Charbel da cui usciva la luce misteriosa